Note di Regia
Ho affrontato la regia di questo lavoro convinto, all’inizio, che la sua chiave di lettura dovesse necessariamente essere quella di una rievocazione storica.
La battaglia di Mentana, Garibaldi, la questione romana, insomma i precisi e puntuali rimandi risorgimentali, mi portavano a pensare che fosse proprio il Risorgimento il protagonista del film di Magni, e che portare sulle scene l’adattamento teatrale di Antonello Avallone in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia fosse un’occasione unica ed irripetibile.
Ma “In nome del Papa Re” è anche, e soprattutto, la storia di un conflitto tra generazioni, conflitto mai risolto in nessuna epoca ed in nessun contesto sociale perchè è proprio da questo conflitto che si alimenta la voglia, direi anzi la necessità dell’uomo di percorrere strade sempre nuove rispetto alle generazioni passate, per progredire ed evolversi.
E proprio nel racconto di questo conflitto, che scava in profondità nell’animo dei protagonisti, nell'incontro/scontro tra un padre ed un figlio avuto da una relazione proibita ed impossibile, sta la forza straordinaria di questo capolavoro.
G.P.